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Nuove e vecchie ferite

Le cose non stanno andando come avevo sperato. Ogni volta che torno a casa ricominciano le lotte coi miei genitori... Sì, sono un po' triste oggi. C'era da aspettarselo: quando ho annunciato ai miei genitori di voler 'guarire' dalle mie fobie alimentari, nessuno mi ha preso sul serio. Nessuno ci ha creduto, nessuno ha cercato di aiutarmi. L'unico è stato mio fratello, in verità: è stato molto gentile e mi ha convinto con tanta pazienza ad assaggiare l'insalata di riso, per la prima volta. Mia madre, invece, ha trascorso la maggior parte del tempo a insultare mio padre, dicendo che tutti i miei problemi alimentari derivano da 'lui'... perchè anche papà e i suoi fratelli erano, diciamo, schizzinosi e un po' difficili sul mangiare, mentre nella famiglia di mia madre sono tutti delle 'buone forchette'. E così, sentendomi mortificata e psicologicamente a pezzi, sto continuando a mangiare le cose che mangio sempre, cucinate amorevolmente dalla mia mamma che mi conosce così tanto bene da sapere che non potrò mai cambiare. Non così, e non dall'oggi al domani. Però ci ho provato, lo giuro. Ho anche assaggiato le sebadas sarde, un dolce di miele e formaggio che avevo visto tante volte in tavola ma che mai mi sarei sognata di mangiare, perchè nella mia testa non esiste l'associazione dolce&formaggio. Per me il formaggio è sempre stato qualcosa da spolverare sulla mia adorata pasta in bianco. Dio, come mangio strano. Dio, come mi sento giù.


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