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La cucina valdostana: cena all'Osteria da Nando (Aosta)

  • Paolo
  • 20 apr 2018
  • Tempo di lettura: 3 min

La prima tappa del nostro viaggio alla scoperta dei sapori italiani comincia nella città di Aosta, all'Osteria da Nando. Ci ritroviamo in un autentico ristorante familiare, dove la qualità della materia prima, della cucina e del servizio sono ai massimi livelli. Che piacere farsi accogliere da questa famiglia, il nostro arrivo è super caloroso! Papà Corrado ci riceve con un sorriso, mamma Franca si mette subito all'opera in cucina, il figlio Paolo ci fa accomodare e ci racconta qualche curioso aneddoto... l'atmosfera è quella di casa. Abbiamo chiesto ai proprietari di questa Osteria di farci assaggiare il loro piatto più caratteristico, qualcosa che li rappresentasse in pieno... e loro hanno accettato 'la sfida'. 

Ma partiamo dal principio...

Il Ristorante: "Da Nando" è una graziosa, piccola osteria sulla via pedonale di Aosta, vicina all’Arco di Augusto - in Via Sant'Anselmo, 99.  

La storia: nel 1957 Nando Scarpa, insieme alla moglie Germana, apre una trattoria recuperando un vecchio stabile nel cuore di Aosta. Il figlio Corrado, fin dall'età di quattordici anni, aiuta i genitori facendo esperienza in sala e cucina. Il tempo passa e Corrado, ormai grande (insieme a sua moglie Franca e al figlio Paolo) decide di gestire il ristorante con meno coperti, così da poter curare maggiormente la qualità dei cibi e del servizio. 

L'ambiente: il locale è caratteristico, piccolo e illuminato da luce soffusa e da  candele; insomma... un ambiente raccolto e intimo. Avere un numero di coperti non esagerato consente ai clienti di cenare in tutta tranquillità. Lo spazio è colorato su toni rosati e bruni, che ben riflettono un grande spirito d’accoglienza. In sottofondo, delicate note di musica classica... 

La cucina: l'osteria punta su prodotti tipici della Valle d'Aosta, ma la cucina non è propriamente 'tipica'. Dal menù si possono scegliere sia piatti valdostani della tradizione, sia ricette rivisitate, con ispirazioni dalla vicina Francia. In ogni caso, la qualità degli ingredienti è sempre molto elevata, con prodotti freschi e di stagione preparati al momento. Ottima la carta dessert: traspare una particolare attenzione riservata ai dolci!

Impressioni di Paolo: si comincia con gli antipasti, presentati in modo superbo: una panbriosche con noci - fragrante e dolce, accompagnata da fettine di fontina valdostana; marroni con sciroppo e miele di castagno; in più

affettato alla valdostana, ovvero salame locale, lardo d'Arnad DOP, motsetta e boudin fatto con barbabietola, patata e carne.

Il primo è un agnolotto di pasta fresca con ripieno di arrosto di vitello e burro alla nocciola, con aggiunta di uvetta per un contrastro dolciastro inaspettato e gradevolissimo. Una ricetta tramandata da nonna Germana.  Tra i secondi, il meglio per chi ama gusti forti e decisi , la "carbonade con cipolle, sfumata al vino bianco (il cui gusto spicca alla fine del boccone insieme alle spezie - pepe e noce moscata). Ma il meglio arriva con la Fonduta: servita in contenitori di rame, questa meravigliosa, calda crema di fontina DOP è accompagnata da polenta di granoturco integrale e da crostini di pane nero. Da mangiare separatamente (fontina e crostini o fontina e polenta) per gustare due sapori completamente differenti.  Per concludere al meglio, il dolce: due gustose 'tegole' ci vengono servite con una tazza di Crema di Sant'Orso - ricetta con cioccolato fondente, latte, zucchero di canna, caffè, mandorle tostate, e uova... una vera delizia!

Impressioni di Francesca: innanzitutto ogni singolo piatto che ho 'avuto il coraggio' di assaggiare è stato fantastico. Tutto era equilibrato e anche l'impiattamento era davvero raffinato e pulito. Il ragazzo al servizio mi ha gentilmente spiegato tutti i piatti che non conoscevo: un ristorante dove ti vengono spiegati tutti i passaggi, l'origine dei prodotti, i fornitori, come vengono lavorate le materie prime... beh, ti fa apprezzare ancora di più quello che mangi. Ho adorato i marroni con sciroppo e la fontina; non sono riuscita ad assaggiare il lardo perchè... non lo so, ma era lardo! E nemmeno il boudin, mentre ho fatto lo sforzo di provare la motsetta e sono stata sorpresa di scoprire quanto fosse salata e gustosa. Tant'è che ho fatto il bis mangiando una seconda fettina. Buonissima la pasta fresca dell'agnolotto, ma il vitello all'interno era 'troppo' per me, che non mangio volentieri carne. In compenso ho apprezzato la Fonduta, soprattutto mangiata insieme ai crostini croccanti. Come prima volta, con la polenta non è stato proprio amore... ma ci abbiamo provato! :-)  Cosa ci è piaciuto di più: quando volete mangiare bene e in un posto tranquillo, questa Osteria è il massimo che si può desiderare. I proprietari ci hanno coccolato in ogni singola situazione, la cura del cliente è davvero elevata. Si vede chiaramente che si ha a che fare con persone che amano davvero il lavoro che fanno, con passione e dedizione assoluta. 

Momento speciale: abbiamo potuto sfogliare un vecchio album con foto di famiglia... fatto che ci ha riempito il cuore e commosso.  Giudizio finale: Da Nando è molto più che un ristorante. E' casa, famiglia, esperienza, cura per i prodotti tipici e autentici... Noi lo consigliamo vivamente. E acqua e coperto sono gratuiti, cosa più unica che rara nel mondo della ristorazione! 

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Chi siamo

Fidanzati da più di quindici anni, sposati da pochi mesi, siamo una coppia inseparabile. Francesca ha 32 anni, ama scrivere sopra ogni altra cosa, e lavora per una importante community dedicata agli studenti. Paolo ha 39 anni, lavora nei mercati d'antiquariato ed è esperto di giocattoli d'epoca, fumetti, riviste e dischi in vinile... ma la sua vera passione è il cibo. 

 

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