top of page

In cammino verso la 'città che muore': pranzo squisito a "Il Fumatore" di Maria Cr

Lunedì io e Paolo abbiamo trascorso una piacevole, bizzarra mattinata: abbiamo visto la reliquia del «santo braccio» di San Bartolomeo, abbiamo fatto shopping nella graziosa, piccola libreria Novarea, di Carla Vittoria Rossi e abbiamo visitato una mostra privata completamente dedicata all'impatto culturale degli UFO nel mondo. In tutto questo, ovviamente, siamo riusciti anche a fare una pausa pranzo rilassante e gustosissima, ospiti di una chef-titolare davvero unica. Stiamo parlando di Maria Cristina Neri del Ristorante "Il Fumatore", che ha aderito alla 'terapia' con dei piatti squisiti da lei ideati. Vi vogliamo raccontare tutto nel dettaglio, perciò... ecco com'è andata!

Il Ristorante: nel cuore di Bagnoregio, sulla strada che porta verso Civita - la città che muore, sorge "Il Fumatore". Siamo nella Piazza Guglielmo Marconi 5, in quello che da pochi anni è diventato un paese-meta-obbligatoria dei giri turistici in zona. La Storia: in uno dei più vecchi edifici del paese, il ristorante già negli anni '70 era molto conosciuto dagli abitanti locali, ed era gestito dal signor Nello. Quando ancora non c'erano leggi che regolavano il divieto del fumo in locali chiusi, ma già si cominciava a discuterne, il signor Nello permetteva a chiunque di fumare nel ristorante e addirittura, a fine pasto, forniva egli stesso le sigarette ai clienti di quello che poi divenne proprio "Il Fumatore". Ora che il ristorante è nelle mani di Maria Cristina, il nome è rimasto lo stesso ma, giustamente, qui non è più consentito fumare! :-) L'Ambiente: la cornice è splendida, l'atmosfera molto familiare e semplice, piacevolissima. Non c'è frenesia bensì molta tranquillità. Maria Cristina vi accoglierà sempre con massima gentilezza: è amichevole e squisita, proprio come il suo locale e i suoi piatti. Anche i ragazzi in sala sono gentili, sorridenti e disponibili.

La Cucina: i piatti sono delizie studiate e preparate con attenzione e amore dalla proprietaria. La sua cucina è ricca di iniziative personali - lei è di un paesino vicino, specializzato in mandorle e altra frutta secca, utilissima per la creazione dei suoi piatti, che vogliono unire la cucina di casa a sapori nuovi, particolari e prelibati.

Le impressioni di Paolo: come primo piatto ci vengono proposte delle chitarre di pasta fresca della casa al pesto di nocciole e salvia, con guanciale croccante. Il profumo é eccezionale, mi investe immediatamente. La pasta é saporita e si sente il croccante delle nocciole e il contrasto del grasso e salato del guanciale. Decido di non mettere il formaggio perché troppo coprente. Il secondo scelto per noi è un coniglio in porchetta. Io lo mangio tutto, lo trovo davvero saporito: è un piatto tipico della tradizione marchigiana che non potevo non apprezzare. ​Prima di andare, Maria Cristina ci offre golosissimi cantucci toscani da affogare nel caffé e nel vin santo toscano.

Le impressioni di Francesca: dopo una mattinata di esplorazione molto intensa, avevo davvero così tanta fame che, qualunque cosa mi avesse proposto Maria Cristina, penso che l'avrei mangiata in un baleno. Così, quando mi ha servito una porzione di pasta al pesto di nocciola con guanciale, anche se inizialmente ho storto il naso, mi ci sono avventurata. Ho cominciato col guanciale croccante, mi da fastidio pensare a quanto sia grasso ma lo trovo salatissimo e lo finisco quasi tutto. A quel punto provo ad assaggiare la pasta con il pesto di nocciole: è fantastico! Mi sento così soddisfatta, forchettata dopo forchettata, che quasi mi commuovo. Dentro di me penso che potrei mangiarne a tonnellate e decido che ruberò la ricetta a Maria Cristina. Lei è soddisfatta nel vedere il mio piatto vuoto, ma non sa quanto lo sono io... di me stessa! Sto affrontando le mie paure, non ho più il desiderio fisso della pasta-in-bianco, ho scoperto che posso mangiare altri tipi di pasta condita, ed è magnifico! Arriva il secondo piatto, coniglio in porchetta... faccio uno scambio di piatto con Paolo che ha una coscia di coniglio, mentre il mio ha una forma strana e arrotolata. Il fatto che la coscia di coniglio mi ricordi quella del pollo mi convince a mangiucchiarlo più volentieri, sento che è un tipo di carne che può piacermi e che potrò continuare a scoprire meglio in futuro. A questo punto, Maria Cristina mi sfida a mangiare una verdura, un contorno. Mi prepara quindi dei carciofi in agrodolce con limone a media temperatura, ma non c'è niente da fare... ormai sono così sazia che non mi sforzo nemmeno di mangiarne uno. Purtroppo il mio blocco sulla verdura è duro a morire.

Cosa ci è piaciuto di più: sicuramente la sensazione di essere come a casa nostra, in famiglia. Maria Cristina è stata da subito per noi come una mamma e un'amica. Ci ha accolti con educazione, gentilezza, simpatia, in questo suo locale piccolo ma molto, molto carino! Se dovessimo passare di nuovo per Bagnoregio, certamente torneremo qui da lei!​​

Giudizio finale: ottimo ristorantino dall'ambiente cordiale e l'accoglienza familiare. Piatti d'eccellenza per scelta, gusto e sapori... insomma, se andate a Civita di Bagnoregio, passate prima da qui! E provate le chitarre al pesto di nocciole e guanciale croccante, perchè vi farà impazzire e ve lo sognerete pure di notte. Ci scommettiamo?

Potrebbe interessarti anche...
bottom of page